L’informativa non è solo un documento obbligatorio per legge, ma è anche un ottimo modo per dimostrare agli utenti che possono fidarsi della tua azienda o del tuo Ente, perché considera i loro dati un aspetto da proteggere.
Sostanzialmente da mero adempimento formale, essa è diventata un vero e proprio strumento di informazione; il linguaggio è sempre meno burocratico, volto a fare maturare nei cittadini una maggiore consapevolezza in merito all’utilizzo dei propri dati.
Spesso, infatti, gli utenti non hanno la reale percezione di ciò che stanno comunicando e della portata del fenomeno. Mentre utilizzano la geolocalizzazione dello smartphone o durante un acquisto online, non prestano particolare attenzione ai vari dati che trasmettono, spesso anche inconsapevolmente.
Incentivare quindi, una comunicazione più semplice, e meno tecnica, è utile per spingere l’utente a leggere il messaggio che altrimenti verrebbe ignorato.
Il fatto di fornire all’utente l’informativa sulla privacy è estremamente importante per consentirgli di esprimere un chiaro consenso in merito al trattamento dei dati. Ciò è determinante sia per il cittadino, che può capire come verranno sfruttate le informazioni che ha comunicato, sia per l’azienda che può dimostrare di avere avuto il permesso per l’utilizzo.
Il consenso deve, comunque, essere espresso in modo inequivocabile, mediante una dichiarazione scritta o attraverso mezzi elettronici.
Perciò il consenso deve avere le seguenti caratteristiche:
- inequivocabile: cioè non tacito, ma espresso in modo esplicito, con consapevolezza;
- manifestato liberamente: l’utente deve scegliere valutando le proprie esigenze, senza subire minacce o ricatti;
- specifico: devono essere chiarite le finalità esplicite, ed è necessario chiedere nuovamente il consenso se queste dovessero subire delle modifiche;
- informato: il soggetto deve essere informato in merito ai suoi diritti, quindi sulle conseguenze in caso di consenso, ma anche di rifiuto;
- verificabile: l’azienda deve sempre poter dimostrare di avere ottenuto il consenso;
- revocabile: l’interessato deve avere la possibilità di revocare la decisione, senza fornire motivazioni.