Avete presente quella figura apicale all’interno della PA che ha tra le sue principali funzioni quella di garantire operativamente la trasformazione digitale dell’amministrazione, coordinando lo sviluppo dei servizi pubblici digitali e l’adozione di nuovi modelli di relazione trasparenti e aperti con i cittadini?

Ecco, quello è l’RTD.

Chi è il Responsabile alla transizione al digitale (RTD)?

Un RTD, di base, dovrebbe avere competenze in ambito tecnologico, manageriale e di informatica giuridica oltre ad avere dimestichezza con gli strumenti informatici, dovrebbe conoscere il funzionamento di un Ente Pubblico, il Piano Triennale per l’informatica della PA, il Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) e il PNRR. 

Inoltre, dovrebbe saper sviluppare progetti di innovazione tecnologica e digitale per la PA tenendo conto delle normative vigenti, dei tempi e del budget necessario alla realizzazione ed essere in grado di gestire l’ammodernamento digitale di tutti i dipartimenti di un Ente pubblico.

Ma è davvero sempre così? Assolutamente no; nella maggior parte dei casi risulta difficile individuare una figura interna all’Ente che racchiuda in sé tutte queste caratteristiche. 

L’RTD quindi che fa? Può chiedere aiuto ad una figura esterna?

Sebbene il Responsabile per la Transizione Digitale debba essere una figura interna all’Ente o al massimo in forma associata, come previsto dal Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD), l’affiancamento esterno non è solo consigliato, ma diventa quasi un passo obbligato per gli Enti che non hanno internamente tutte le competenze richieste.

Lo specialista esterno che affianca e supporta l’RTD dell’Ente ha un ruolo ben preciso: non va a sostituire la figura del Responsabile per la Transizione digitale ma bensì rappresenta un concreto aiuto, una spalla, un consigliere.

Cosa può fare nel concreto lo specialista esterno per l’RTD?

  • da supporto in presenza e da remoto per il raggiungimento degli obiettivi previsti dal Piano Triennale;
  • eroga formazione;
  • mette a disposizione la propria conoscenza della materia e dei procedimenti;
  • fornisce assistenza tempestiva;
  • affianca nelle attività di coordinamento, pianificazione e di governo finalizzata al rispetto delle scadenze previste dal Piano Triennale;
  • offre supporto nell’individuazione delle migliori strategie da attuare in tema di digitalizzazione.

Un buon RTD…

è consapevole che:

  1. deve rendicontare le attività al vertice politico che lo ha istituito ossia produrre tutta la documentazione necessaria al raggiungimento degli obiettivi prefissati dall’Amministrazione; 
  2. l’obiettivo di un affiancamento NON deve essere quello di dipendere dalla figura esterna ma di imparare e crescere professionalmente attraverso il gruppo di lavoro con l’obiettivo di portare know-how internamente all’Ente;
  3. il percorso formativo presente nel piano di lavoro con lo specialista esterno porta del valore aggiunto non solo all’RTD stesso ma anche all’Ente; 
  4. una volta affrontate tematiche importanti ed attuali (come Cybersecurity, accessibilità, linee guida Design Itali, obiettivi, ecc ecc) è fondamentale trasmetterle ai colleghi per diffondere la cultura digitale all’interno dell’Ente ma anche verso i cittadini in modo tale che il progetto possa essere pienamente apprezzato.
  5. deve saper introdurre innovazione digitale nello specifico settore di mercato in cui si opera fungendo da e-leader; colui che è in grado di sfruttare le tecnologie digitali per definire e concretizzare progetti di innovazione digitale. La sua professionalità è il risultato di un’integrazione continua di competenze apprese nei percorsi formativi o acquisite nel percorso lavorativo.

Esiste uno strumento a supporto dell’attività dell’RTD?

Boxxapps ha sviluppato la piattaforma X-RTD: un innovativo strumento di project management che supporta l’RTD dell’Ente nella rendicontazione delle attività ma non solo. Infatti, questa piattaforma:

  • gestisce gli obiettivi del Piano Triennale e delle iniziative programmatiche da attuare o già attuate;
  • gestisce gli obiettivi del Piano Triennale e il risultato delle iniziative a consuntivo attuate;
  • gestisce il budget finanziario previsto e/o stanziato associato agli obiettivi del Piano Triennale e dei capitoli di bilancio interessati;
  • gestisce gli obiettivi accessori non facenti parte del Piano Triennale ma legati o propedeutici al processo di digitalizzazione dell’Ente;
  • pianifica e monitora anche altre attività e progetti messi in atto dall’Ente.
  • monitora gli obiettivi del Piano Triennale in termini del livello di raggiungimento rispetto alle scadenze previste dal Piano;

Tiriamo le somme

Il ruolo dell’RTD è chiave nel lungo percorso della Transizione al Digitale della Pubblica Amministrazione italiana. Competenze, conoscenze, idee e progetti non sempre bastano. 

E’ per questo che, per poter coordinare efficientemente ed efficacemente lo sviluppo di servizi pubblici digitali, l’RTD trova in Boxxapps un partner di qualità grazie ai propri specialisti in materia di digitalizzazione della PA. 

Di seguito la brochure del nostro servizio:

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