Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) rappresentano una nuova e concreta opportunità per i Comuni e per le comunità locali. Si tratta di un modello innovativo di produzione e consumo di energia pulita, in cui più soggetti – cittadini, imprese, enti pubblici – collaborano per condividere l’energia prodotta da impianti rinnovabili.

In questo modo, l’energia prodotta viene utilizzata in maniera più efficiente: se un membro della comunità non consuma tutta l’energia prodotta dal proprio impianto, questa viene messa a disposizione degli altri, evitando sprechi e massimizzando i benefici ambientali ed economici.


Che cosa sono le CER

Le CER sono, in pratica, un raggruppamento di più soggetti che decidono di consumare insieme l’energia rinnovabile prodotta collettivamente.
Possono farne parte:

  • Privati cittadini
  • Imprese
  • Enti locali

È possibile partecipare sia come produttori (chi genera energia) sia come consumatori (chi utilizza quella prodotta), oppure in entrambi i ruoli.

Costituire una CER richiede un percorso formale: identificare i membri, definire la struttura organizzativa e lo statuto, realizzare eventuali nuovi impianti e registrare la comunità presso il GSE (Gestore dei Servizi Energetici).

📜 Sul piano normativo, vanno ricordati:

  • il decreto di gennaio 2024, che incentiva i sistemi di autoconsumo collettivo;
  • il decreto direttoriale n. 22/2024, che approva le regole operative del GSE.

Il ruolo dei Comuni

I Comuni hanno un ruolo chiave nello sviluppo delle CER:

  • possono partecipare direttamente, mettendo a disposizione i propri impianti;
  • possono promuovere e facilitare la nascita di nuove comunità, aiutando cittadini e imprese interessate.

Il Comune, in quanto responsabile della pianificazione territoriale, è chiamato a:

  • definire una strategia energetica locale;
  • analizzare il contesto e individuare i modelli organizzativi più adatti;
  • predisporre strumenti di supporto tecnico e amministrativo.

🔑 Secondo il vademecum ANCI, è fondamentale che all’interno dell’Amministrazione ci siano competenze dedicate alle politiche energetiche, così da poter guidare in modo efficace il processo di transizione.

Tra le attività operative che un Comune può avviare:

  • redazione di un inventario del patrimonio edilizio e dei consumi;
  • raccolta di dati statistici sui consumi del territorio (utenze domestiche e imprese);
  • mappatura degli impianti rinnovabili esistenti;
  • individuazione delle aree idonee per nuovi impianti.

Questi dati sono essenziali per prendere decisioni strategiche, pianificare investimenti e semplificare le procedure amministrative.


I vantaggi per il territorio

Sviluppare una comunità energetica porta benefici a più livelli:

🌱 Ambientali – Riduzione delle emissioni di CO₂ e maggiore sostenibilità del territorio.
💡 Economici – Bollette più basse per i membri della CER e risparmi anche per il Comune.
👥 Sociali – Energia pulita e accessibile per tutti, riduzione della povertà energetica, nuove opportunità di lavoro e sviluppo locale.

Anche i Comuni possono entrare a far parte di una o più CER già esistenti sul proprio territorio, ottenendo così vantaggi diretti senza necessariamente dover installare nuovi impianti.

💡 Il ruolo di Boxxapps nella transizione energetica

Boxxapps offre soluzioni innovative per la digitalizzazione dei Comuni, promuovendo la sostenibilità e l’efficienza energetica. Con la piattaforma PA Connesse – Smart Land, è possibile:

  • Monitorare in tempo reale i dati ambientali e energetici tramite sensori IoT.
  • Ottimizzare i consumi energetici grazie all’analisi dei dati raccolti.
  • Favorire la partecipazione cittadina nella gestione e nelle decisioni relative all’energia.

Queste funzionalità supportano la creazione e la gestione efficace delle CER, contribuendo alla realizzazione di Comuni più sostenibili e resilienti.

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